Le Ferrovie e la costruzione dell'Italia Unita
<p>La costruzione dell’Italia unita è strettamente legata alla storia delle ferrovie. A pochi anni dall’invenzione del treno vennero attivate alcune linee, a partire dalla Napoli-Portici (1839). Si trattava, però, di brevi tratti separati tra loro, costruiti per iniziativa dei diversi Stati.&l...
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Format: | Article |
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Università di Napoli Federico II
2011-04-01
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Series: | TeMA: Journal of Land Use, Mobility and Environment |
Online Access: | http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/223 |
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doaj-2b7babf681724f2d8a445f22e38cf4c42020-11-25T03:29:33ZengUniversità di Napoli Federico IITeMA: Journal of Land Use, Mobility and Environment1970-98891970-98702011-04-014110.6092/1970-9870/223215Le Ferrovie e la costruzione dell'Italia UnitaLaura Facchinelli<p>La costruzione dell’Italia unita è strettamente legata alla storia delle ferrovie. A pochi anni dall’invenzione del treno vennero attivate alcune linee, a partire dalla Napoli-Portici (1839). Si trattava, però, di brevi tratti separati tra loro, costruiti per iniziativa dei diversi Stati.</p><p>I progressi compiuti dalle ferrovie in diversi paesi d’Europa, che segnavano un rapido progresso delle vie di comunicazione terrestri, accentuarono l’arretratezza della situazione italiana. Ma si andava delineando, nelle menti più lungimiranti, l’idea di un’unità almeno territoriale della penisola, da realizzare con una rete ferroviaria: in tal modo la questione ferroviaria, nel periodo del Risorgimento, venne ad inserirsi nella formazione della coscienza nazionale.</p><p>Dopo la proclamazione del Regno d’Italia, superate le precedenti divisioni in tanti diversi Stati, si diede finalmente avvio a un progetto organico di costruzione della rete ferroviaria nazionale. Dal 1861 al 1865 lo sforzo costruttivo fu notevole. Cruciale fu il ventennio dal 1865 al 1885. Nel 1865 la rete della penisola venne distribuita fra quattro grandi società.</p><p>Realizzata la spina dorsale del paese, venne costruito il primo grande traforo alpino, mentre si finanziava la costruzione di oltre 6.000 km di ferrovie secondarie.</p><p>Nel 1885 le linee vennero raccolte in due reti organiche disposte in senso longitudinale lungo la penisola. Nel 1905, la gestione delle ferrovie venne assunta da un’unica azienda di Stato. </p>http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/223 |
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<p>La costruzione dell’Italia unita è strettamente legata alla storia delle ferrovie. A pochi anni dall’invenzione del treno vennero attivate alcune linee, a partire dalla Napoli-Portici (1839). Si trattava, però, di brevi tratti separati tra loro, costruiti per iniziativa dei diversi Stati.</p><p>I progressi compiuti dalle ferrovie in diversi paesi d’Europa, che segnavano un rapido progresso delle vie di comunicazione terrestri, accentuarono l’arretratezza della situazione italiana. Ma si andava delineando, nelle menti più lungimiranti, l’idea di un’unità almeno territoriale della penisola, da realizzare con una rete ferroviaria: in tal modo la questione ferroviaria, nel periodo del Risorgimento, venne ad inserirsi nella formazione della coscienza nazionale.</p><p>Dopo la proclamazione del Regno d’Italia, superate le precedenti divisioni in tanti diversi Stati, si diede finalmente avvio a un progetto organico di costruzione della rete ferroviaria nazionale. Dal 1861 al 1865 lo sforzo costruttivo fu notevole. Cruciale fu il ventennio dal 1865 al 1885. Nel 1865 la rete della penisola venne distribuita fra quattro grandi società.</p><p>Realizzata la spina dorsale del paese, venne costruito il primo grande traforo alpino, mentre si finanziava la costruzione di oltre 6.000 km di ferrovie secondarie.</p><p>Nel 1885 le linee vennero raccolte in due reti organiche disposte in senso longitudinale lungo la penisola. Nel 1905, la gestione delle ferrovie venne assunta da un’unica azienda di Stato. </p> |
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