Lo stato delle conoscenze su Insettivori e Roditori della Basilicata

I pochi dati disponibili per ristrette aree o desumibili da lavori di sintesi e/o su singole specie, fanno della Basilicata una delle regioni con maggiori carenze di informazioni sulla teriofauna. È stata intrapresa una indagine, ancora in corso, volta ad ampliare le conoscenze sulla distribuzione d...

Full description

Bibliographic Details
Main Authors: Gaetano Aloise, P.C. Rima, Concetta Milazzo, Mara Cagnin
Format: Article
Language:English
Published: Associazione Teriologica Italiana 2003-10-01
Series:Hystrix, the Italian Journal of Mammalogy
Online Access:http://www.italian-journal-of-mammalogy.it/article/view/4244
Description
Summary:I pochi dati disponibili per ristrette aree o desumibili da lavori di sintesi e/o su singole specie, fanno della Basilicata una delle regioni con maggiori carenze di informazioni sulla teriofauna. È stata intrapresa una indagine, ancora in corso, volta ad ampliare le conoscenze sulla distribuzione di Insettivori e Roditori nella regione. I metodi utilizzati comprendono l'analisi del contenuto delle borre di rapaci, trappolamenti, avvistamenti e tracce. I dati sono inseriti nella ?Banca dati per la mammalofauna della Calabria e della Lucania? che consente la restituzione cartografica su una maglia U.T.M. di 10 x10 Km. In base ai dati attualmente disponibili (N= 2154, da 0 e 1300 m s.l.m.), il grado di esplorazione della regione appare molto basso, infatti, solo il 24% circa dei quadranti che compongono la regione presentano almeno un dato. Le specie di Insettivori e Roditori sino ad ora rinvenute sono: <em>Erinaceus europaeus</em>, <em>Sorex minutus</em>, <em>S. antinorii</em>, <em>S. samniticus</em>, <em>Neomys anomalus</em>, <em>Suncus etruscus</em>, <em>Crocidura leucodon</em>, <em>C. suaveolens</em>, <em>Talpa romana</em>, <em>T. caeca</em>, <em>Sciurus vulgaris</em>, <em>Eliomys quercinus</em>, <em>Dryomys nitedula</em>, <em>Glis glis</em>, <em>Muscardinus avellanarius</em>, <em>Clethrionomys glareolus</em>, <em>Microtus savii</em>, <em>Apodemus flavicollis</em>, <em>A. sylvaticus</em>, <em>Mus domesticus</em>, <em>Rattus rattus</em>, <em>R. norvegicus</em>, <em>Hystrix cristata</em>. Tra quelle note per il sud Italia mancano dati concreti solo di <em>Arvicola terrestris</em> (da attribuire, però, certamente solo a carenza di dati, essendo accertata la sua presenza nelle aree limitrofe e data l?ecologia della specie) e non si conoscono popolazioni stabili di <em>Myocastor coypus</em> (per la tipologia dei corsi d?acqua della regione che, come in tutto il meridione d?Italia, non ne favorisce l?insediamento se non in maniera puntiforme e in aree di estensione limitata). Di grande interesse, per le notevoli implicazioni ambientali che ne potrebbero derivare, è la presenza di una popolazione di <em>Callosciurus</em> sp. (Aloise <em>et. al.</em>, questo convegno) presente sul tratto di costa di Maratea (PZ).
ISSN:0394-1914
1825-5272