Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso
La retorica ha subito innumerevoli cambiamenti che hanno portato la classica “arte del parlare” a un sistematico sfaldamento, dapprima a favore della sola elocutio, poi della lexis poetica, infine della metafora. A risentire maggiormente del nuovo assetto di “riduzione tropologica” è la metonimia,...
Main Authors: | , |
---|---|
Format: | Article |
Language: | deu |
Published: |
Università degli Studi di Milano
2020-06-01
|
Series: | Enthymema |
Subjects: | |
Online Access: | https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/13386 |
id |
doaj-2824973b875a431b9f124b488aef419a |
---|---|
record_format |
Article |
spelling |
doaj-2824973b875a431b9f124b488aef419a2020-11-25T03:22:17ZdeuUniversità degli Studi di MilanoEnthymema2037-24262020-06-012510.13130/2037-2426/13386Cara, vecchia metonimia: un ritorno inattesoValentina Conti0Stefano Calabrese1Università di Modena e Reggio EmiliaUniversità di Modena e Reggio Emilia La retorica ha subito innumerevoli cambiamenti che hanno portato la classica “arte del parlare” a un sistematico sfaldamento, dapprima a favore della sola elocutio, poi della lexis poetica, infine della metafora. A risentire maggiormente del nuovo assetto di “riduzione tropologica” è la metonimia, bistrattata e declassata a tropo di second’ordine in confronto alla metafora, in particolare a partire dall’ultimo ventennio del XX secolo, dopo un momento di relativo successo. Negli ultimi quindici anni la comunità scientifica, grazie al cognitivismo e alle neuroscienze, ha iniziato a identificare nella metonimia un ruolo primario nell’ecosistema mentale e addirittura una supremazia a livello bio-evolutivo e neuro-fisiologico, a detrimento della metafora, fenomeno secondario e più slegato dalle sfere esperienziali dell’habitat quotidiano. Il funzionamento del cervello è programmato per utilizzare metonimie sia grazie alla capacità del ragionamento inferenziale, sia grazie al fatto che emozioni e sintomi fisiologici si linkano in una incessante operazione metonimica, in particolare dove gli stimoli condizionati predicono e sussumono le emozioni incondizionate, di fatto facilitando un autocontrollo pulsionale. https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/13386retorica ristretta; metonimia; metafora; emozioni; ragionamento inferenziale; neu-roretorica. |
collection |
DOAJ |
language |
deu |
format |
Article |
sources |
DOAJ |
author |
Valentina Conti Stefano Calabrese |
spellingShingle |
Valentina Conti Stefano Calabrese Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso Enthymema retorica ristretta; metonimia; metafora; emozioni; ragionamento inferenziale; neu-roretorica. |
author_facet |
Valentina Conti Stefano Calabrese |
author_sort |
Valentina Conti |
title |
Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso |
title_short |
Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso |
title_full |
Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso |
title_fullStr |
Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso |
title_full_unstemmed |
Cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso |
title_sort |
cara, vecchia metonimia: un ritorno inatteso |
publisher |
Università degli Studi di Milano |
series |
Enthymema |
issn |
2037-2426 |
publishDate |
2020-06-01 |
description |
La retorica ha subito innumerevoli cambiamenti che hanno portato la classica “arte del parlare” a un sistematico sfaldamento, dapprima a favore della sola elocutio, poi della lexis poetica, infine della metafora. A risentire maggiormente del nuovo assetto di “riduzione tropologica” è la metonimia, bistrattata e declassata a tropo di second’ordine in confronto alla metafora, in particolare a partire dall’ultimo ventennio del XX secolo, dopo un momento di relativo successo. Negli ultimi quindici anni la comunità scientifica, grazie al cognitivismo e alle neuroscienze, ha iniziato a identificare nella metonimia un ruolo primario nell’ecosistema mentale e addirittura una supremazia a livello bio-evolutivo e neuro-fisiologico, a detrimento della metafora, fenomeno secondario e più slegato dalle sfere esperienziali dell’habitat quotidiano. Il funzionamento del cervello è programmato per utilizzare metonimie sia grazie alla capacità del ragionamento inferenziale, sia grazie al fatto che emozioni e sintomi fisiologici si linkano in una incessante operazione metonimica, in particolare dove gli stimoli condizionati predicono e sussumono le emozioni incondizionate, di fatto facilitando un autocontrollo pulsionale.
|
topic |
retorica ristretta; metonimia; metafora; emozioni; ragionamento inferenziale; neu-roretorica. |
url |
https://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/13386 |
work_keys_str_mv |
AT valentinaconti caravecchiametonimiaunritornoinatteso AT stefanocalabrese caravecchiametonimiaunritornoinatteso |
_version_ |
1724610145753759744 |