Summary: | Per noi è impressionante, quasi letteralmente, constatare oggi che le analisi sociologiche sviluppate da Wilhelm Reich settanta anni fa sono nuovamente di estrema attualità. Mentre una delle grandi voci dell'analisi critica, quella di Castoriadis, lontano certamente dai sofismi attuali dei nuovi filosofi che si adoperano ad accedere ai benefici pubblici e editoriali, si è ormai spenta da sei anni, mentre i politici si adoperano, sui podi della Società dello Spettacolo, a prendere di mira i processi di comunicazione più derisori per mascherare la loro assenza di pensiero politico, mai la nostra società post-moderna è stata in effetti così vicina a questa crisi di significati immaginari sociali che Reich definiva già negli anni trenta, peste emozionale.
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