STUDIO DI UN MOVIMENTO SISMOCO DEL BASSO TIRRENO,ORIGINANTE ALLA PROFONDITA' DI 265 KM.

Gli studi microsismici condotti sul terremoto delle<br />isole Lipari del 13 aprile 1938, sebbene siano concordi nell'attribuire<br />all'ipocentro una profondità di circa 300 km, valore eccezionale e fino<br />allora insospettato nella zona del Me...

Full description

Bibliographic Details
Main Author: ANTONINO GIRLANDA
Format: Article
Language:English
Published: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) 1956-06-01
Series:Annals of Geophysics
Online Access:http://www.annalsofgeophysics.eu/index.php/annals/article/view/5601
Description
Summary:Gli studi microsismici condotti sul terremoto delle<br />isole Lipari del 13 aprile 1938, sebbene siano concordi nell'attribuire<br />all'ipocentro una profondità di circa 300 km, valore eccezionale e fino<br />allora insospettato nella zona del Mediterraneo centro-occidentale (1),<br />hanno condotto a risultati discordanti in relazione alla velocità di<br />propagazione delle onde sismiche in corrispondenza del basso Tirreno.<br />Le determinazioni delle coordinate spazio-temporali, eseguite dai vari<br />Centri sismologici e da diversi autori, conducono a risultati assai discordanti.<br />Le determinazioni del B.C.I.S., della J.S.A., di Pasadena,<br />e, in modo particolare, una seconda determinazione di Demetrescu,<br />condotta sui dati di 45 stazioni, portano a conclusioni che contrastano<br />nettamente con i dati forniti dalle stazioni più vicine all'epicentro.<br />Secondo gli ultimi risultati di Demetrescu, tali stazioni avrebbero<br />registrato l'onda P con un anticipo eccezionale, anticipo che risulterebbe<br />di 12s per Trenta e Pompei, di l l s per Taranto e Bari, di 9S per<br />Napoli.
ISSN:1593-5213
2037-416X